ROBERTO OSCULATI

Ordinario di Storia del Cristianesimo
presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania
(1987 - 2012)
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L'EVANGELO DI GIOVANNI

IPL, Milano 2000, pp. 220
 

 

L’evangelo di Giovanni propone un itinerario verso la verità e l’amore. Dalla fede superficiale, sorta ad opera dei segni, si dovrà passare alla scoperta di un volto divino che appare solo nell’orrore della croce. Il vino di Cana, l’incontro al pozzo, la salute ritrovata, il pane miracoloso, la vista del cieco, la liberazione dell’amico dalla tomba sono indici di una nuova nascita resa possibile a tutti. Essa si compie nel più profondo dell’io, condotto attraverso il regno della morte per scoprire le ragioni della vita. In questo percorso maieutico i discepoli dovranno imparare a riconoscere il luogo della dimora divina. Gesù è il loro maestro, in lui la sapienza d’Israele assume il suo ultimo abito, la carne umana in cui opera lo Spirito della vita. Lì si chiude il cerchio che va dalle origini alla fine e tutto unifica in sé. Ogni tratto del racconto assume un significato esemplare e diventa sempre vivo nell’esperienza del lettore, chiamato anche oggi ad interrogare, ad ascoltare, a vedere e capire da sé.

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